Onoterapia
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L'asino, d'indole dolce, curioso, intelligente, empatico, amante delle coccole e con un tasso di aggressività nullo, è particolarmente adatto ad intraprendere attività assistita con animali per soggetti che hanno difficoltà relazionali, emotive ed affettive. Si tratta, infatti, di un animale dai sensi altamente sviluppati e dotato di una intelligenza particolare che esige l'instaurarsi di una relazione con colui che gli sta di fronte. Proprio questo essere empatico fa sì che dopo poco tempo l'asino individui gli eventuali deficit degli utenti e si comporti di conseguenza mostrandosi paziente e comprensivo. Per l'operatore di attività assistita con asini impegnato in progetti di onoterapia quest'animale diventa lo strumento per facilitare la relazione con l'utente. E' proprio l'asino, per secoli denigrato, con i suoi modi semplici, accoglienti ed empatici, il suo pelo morbido e caldo, ad aiutare l'utente a ritrovare un'affettività di base persa a causa di traumi di varie specie o che gli sono state negate da relazioni diseducative.
I progetti di onoterapia necessitano della stretta supervisione di un medico psichiatra che propone percorsi di onoterapia seguiti da un'equipe composta, oltre che dal predetto medico, da un operatore in attività assistita con asini (in possesso di apposito brevetto e con esperienza nel campo delle disabilità psico-fisiche) uno psicologo e un veterinario. I progetti di onoterapia sono variegati e debbono essere programmati su misura per le varie situazioni specifiche o legate ai fabbisogni degli utenti. Il campo d'intervento dei progetti di onoterapia è vasto e di tali progetti possono beneficiare sia utenti con disabilità psico fisiche sia utenti con problematiche di bullismo o che vivono situazioni di dissociazione sociale.
Highslide JS IL PROGETTO DI ONOTERAPIA
Indipendentemente dalla loro durata e dal progetto che verrà elaborato dal medico inviante e dall'equipe tutti i progetti prevedono incontri preliminari-sia per presentare il tipo di lavoro che si propone attraverso l'asino sia per coinvolgere eventuali collaboratori degli enti o delle associazioni che accompagnano gli utenti - strutturati in due parti. La prima, quella teorica, tratta dell'etologia dell'asino, delle sue caratteristiche generali e delle attività assistite con asini. La seconda è un approccio sul campo con gli asini con esempi pratici di conduzione ed attività assistita. Tali incontri propedeutici alle attività assistite con asini sono necessari in primo luogo per garantire la sicurezza nei confronti degli utenti, soprattutto se diversamente abili o con particolari difficoltà comportamentali, in secondo luogo perché l'attività assistita deve essere condivisa da tutti gli operatori che accompagnano gli utenti per poter offrire a questi ultimi, attraverso un progetto ben elaborato e condiviso, un'esperienza significativa e costruttiva. Un percorso tipo di un progetto di onoterapia inizia con un approccio lento all'asino attraverso le coccole (pet) e la cura per proseguire con esercizi di conduzione, giochi e attività equestri semplici e terminare il ciclo con cavalcatura, giochi e attività equestri di più complicati che esigono destrezza e capacità di relazionarsi all'asino e all' operatore.
Highslide JS A CHI SONO RIVOLTI I PROGETTI DI ONOTERAPIA
Il comportamento affettuoso che cerca il contatto fisico l'essere empatico e la sviluppata intelligenza fanno dell'asino un animale particolarmente adatto ad intraprendere progetti di Pet-Terapy per tutti quei soggetti che presentano disturbi che alla base hanno difficoltà nella sfera dell'emotività e dell'affettività ovvero disturbi della personalità, relazionali, cognitivi, disturbi dello sviluppo e problematiche sociali. Possono trarre vantaggio dai progetti di onoterapia bambini ed anziani, audiolesi e non vedenti, ipertesi e cardiopatici, malati psichiatrici e tossicodipendenti così come persone afflitte da ansia, stress o problemi di accettazione.
I progetti di onoterapia possono portare benefici a livello comportamentale, caratteriale,emotivo e affettivo in soggetti che presentano le seguenti patologie:ipercinetismo, aggressività, depressione, anoressia e bulimismo, disturbi del sonno, disturbi dell'attenzione, emotività incontrollata, sindrome di down, dipendenze, costrizioni, ritardo mentale ma anche bullismo e dissociazione sociale. Gli obbiettivi dei progetti di onoterapia sono: far ritrovare sicurezza e fiducia, attivare la percezione di sè, costruire esperienze, indurre alla cooperazione, stimolare l'atto dell'azione inibendo cosi l'atto di isolamento, sviluppare la capacità di porre limiti senza oltrepassarli o farli oltrepassare, sviluppare il coraggio, percepire la dimensione relazionale del dare e del ricevere, riscoprire l'intimità del sè.
I benefici, che si traggono dalle attività supportate dalla presenza di asini, possono essere osservati nel campo relazionale e di percezione del proprio io:
-facilitazione del lavoro dell'operatore il quale ha a disposizione un mezzo, l'asino, che diminuisce le barriere della comunicazione favorendo cosi l'accesso alla sfera intima dell'utente
-incremento della comunicazione non verbale ( una parte della relazione con l'asino si basa sulla mimica corporea e sulla comunicazione non verbale)
-aumento della percezione e verbalizzazione di sentimenti ed emozioni
-aumento del contatto visivo
-riscoperta della dimensione della motivazione e del piacere di esserci
-inizio di un percorso consapevole della propria sovranità
-aumento dell'autostima e della percezione di se
-aumento di calma in casi di iperattività e attivazione psico-fisica in casi di ipoattività
-ristabilimento dell'equilibrio emotivo e riattivazione della motricità psico-fisica.
Highslide JS ESEMPI DI PROGETTI DI ONOTERAPIA
Tutti i progetti di onoterapia debbono essere sempre organizzati come un ciclo di incontri che a livello progettuale impone un approccio graduale all'asino nella sua dimensione relazionale - sia con l'asino sia con l'operatore - e anche in quella spazio temporale. Si possono distinguere due tipologie di progetti di onoterapia. La prima tipologia prevede a livello progettuale una serie di incontri con l'accento posto nella sfera dell'emotività e dell'affettività. La seconda tipologia prevede un ciclo di incontri basati sulla comunicazione verbale e non verbale. Un esempio pratico di un ciclo di incontri basato sulla sfera affettivo-emotiva può assumere la seguente configurazione progettuale: - osservazione dell'asino da differenti punti di vista e di distanza - scelta da parte dell'utente dell'asino con il quale desidera relazionarsi - descrizione dell'asino - permettere l'avvicinamento dell'asino a se - permettere all'asino di odorarci - avvicinamento fisico all'asino includendo le dimensioni sensoriali quali olfatto, udito, vista e tatto - incontri tattili mirati, dalla testa alla coda - salire in groppa - esercizi sulla groppa dell'asino.
Un esempio pratico di un ciclo di incontri basato sulla comunicazione verbale e non verbale può assumere la seguente configurazione progettuale:
- parlare con l'asino ed osservare la sua mimica, posizione del corpo delle orecchie e il suo sguardo
- raggiungere l'obbiettivo di indurre l'asino a prestare attenzione
- percepire e accettare quando l'asino non desidera relazionarsi
- prendere l'asino alla longhina e tenerlo calmo sul posto
- prendere l'asino alla longhina e condurlo da un'altra parte
- indurre l'asino a reagire alla pressione della sola presenza senza contatto fisico
- camminare e fermarsi
- mandare l'asino indietro e richiamarlo a se
- comunicare con l'asino attraverso la longhina.